Coriano | Gdf contesta a Comune danno per 510mila euro. Tra gli 8 indagati anche il commissario prefettizio
Sotto il mirino della Guardia di finanza di Rimini sono finiti i debiti fuori bilancio relativi all’anno 2011 e i compensi accessori erogati al personale dipendente nel triennio 2008/2011 del comune di Coriano, durante, cioè, il periodo di commissariamento, per un danno pari a 510mila euro. Sono otto, tra funzionari ed ex amministratori, gli indagati per abuso d’ufficio tra cui il sindaco pro-tempore e il commissario prefettizio. L’indagine ha riguardato, in particolare, il riconoscimento, nell’agosto del 2011, di debiti fuori bilancio per un importo pari a circa 4 milioni di euro, nonché l’erogazione da parte dell’ente di indennità economiche di varia natura a favore del personale dipendente, a titolo di premi di produttività e di compensi aggiuntivi, pari a circa 150 mila euro.
La polizia tributaria ha verificato come tra i debiti fuori bilancio in argomento figurassero corrispettivi fatturati dalle imprese creditrici del Comune di Coriano, per un importo di circa 4 milioni, alle quali era stato pagato anche il cosiddetto “utile d’impresa” ammontante a circa 360 mila euro, che, non potendo essere riconosciuto, sulla base del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (Tuel), in quanto non produttivo di arricchimento per l’ente, ha costituito un “danno erariale”.
I finanzieri hanno anche controllato alcune voci di spesa relative al personale dipendente, accertando che nel corso degli anni 2008, 2009 e 2010, il Comune di Coriano ha erogato a favore di vari beneficiari compensi aggiuntivi a titolo di salario accessorio, sotto forma di premi di produttività, indennità di turno, incentivi ici, nonché progressioni economiche “orizzontali” (per un danno quantificato in 150 mila euro), “in dispregio di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore all’epoca dei fatti, senza la prescritta previsione di incremento dei fondi per le risorse decentrate e senza il dovuto controllo di legittimità, coerenza ed inerenza tra il lavoro premiato ed incentivato, rispetto alle indennità erogate. Tutto ciò, anche in contrasto della normativa specifica, che intende evitare il riconoscimento “a pioggia” dei compensi di produttività e dei benefici economici di carriera, legando tali aspetti al merito ed all’effettività della prestazione”.